Il Progetto

Abstract

Cur’Arti è la Prima Rete Europea di network fra Aziende Ospedaliere ed Istituti e Luoghi di Cultura finalizzata all’Inclusione Sociale, all’Accessibilità all’Arte, e alla Riabilitazione Psicocorporea attraverso la Prescrizione di Arteterapia.

Il progetto si propone di creare, nei luoghi di cura e nei Luoghi di Cultura, il primo Museo-Ambulatorio di Riabilitazione in Italia, estendendo il concetto di formazione culturale a quello di riabilitazione. L’idea consiste nello sviluppo di laboratori di riabilitazione e recupero psicologico attraverso l’arteterapia, ai fini di valorizzare le straordinarie potenzialità artistiche di pazienti affetti da patologie psicofisiche. Nello specifico il progetto si occupa di:

  • sviluppare attività di networking tra le diverse sedi (istituti e luoghi di cultura, università, istituzioni, associazioni, aziende ospedaliere, ecc.) estese sul territorio nazionale.
  • definire un piano di comunicazione finalizzata alla promozione del progetto.
  • testare nuove metodologie partecipative supportare da strumenti digitali e web per agevolare e stimolare la fruizione dei soggetti portatori di interesse e avviare continuare contestualmente le attività riabilitative.
  • valorizzazione patrimonio culturale materiale e immateriale del Museo e descrizione dei territori e delle loro risorse del contesto territoriale.
  • pianificare la sostenibilità economica del progetto e programmare le attività di fundraising.

Audience

A chi si rivolge

Il progetto è rivolto ad un pubblico eterogeneo per età, genere e formazione, in generale a tutti coloro che sono alla ricerca del benessere attraverso l’Arte.

Nello specifico, le categorie a cui si rivolge sono:

  • pazienti affetti da patologie croniche ed acute
  • bambini in povertà culturale
  • adolescenti e giovani in disagio minorile
  • disabili
  • immigrati

Goals

Quali sono gli obiettivi

  • Creazione del Museo Ambulatorio per l’applicazione dell’Arteterapia negli Ospedali e nei Musei come esperienza per il benessere e come terapia per persone in cura, praticata da professionisti di I livello (riabilitatori psichiatrici, psicologi, psichiatri, operatori dei Beni Culturali specializzati nella Formazione ecc…).
  • Sviluppare una “didattica museale” per i diversi pubblici, sfruttando tecniche e strumenti digitali per rendere la comprensione del patrimonio culturale e implementarne la conoscenza attraverso modalità stimolanti e immersive che rendano partecipe il fruitore attivandone sensi e mente.
  • Rendere la fruizione di contenuti culturali fruibile dagli ambienti di cura (ospedali, cliniche, case di cura, strutture riabilitative, istituti di istruzione ecc.) sia tramite installazioni hardware che attraverso installazioni software fruibili in rete da remoto attraverso una piattaforma web implementabile tramite un approccio bottom-up.
  • Indirizzare il progetto alle categorie più deboli (persone in cura, migranti, disabili) utilizzando registri comunicativi e modalità di fruizione per le loro specifiche esigenze, in accordo con la Convenzione del 2005 UNESCO che sottolinea l’importanza della cultura quale strumento di coesione sociale.
  • Promozione e valorizzazione della diversità culturale: creazione della “Tela della Grande Madre”,  un network fra i paesi del Mediterraneo.